Da un articolo di "libero quotidiano": "L'Unesco riconosce il napoletano come lingua, e non dialetto, seconda solo all'italiano per diffusione tra quelle parlate nella penisola. Sicuramente si tratta dell’idioma italico più esportato e conosciuto grazie alla canzone classica partenopea, una delle maggiori espressioni artistiche della cultura occidentale che da più di un secolo diffonde in tutto il mondo la bellezza della parlata napoletana. Una lingua romanza che, nelle sue variazioni, si parla correntemente nell’alto casertano, nel sannio, in irpinia, nel cilento, e nelle zone più vicine di Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia, ovvero tutti quei territori che nelle antiche Due Sicilie costituivano il Regno al di qua del faro di Messina laddove la lingua nazionale era appunto il Napolitano, mentre il Siciliano era la lingua nazionale del Regno al di la del faro (Sicilia)." Fonte e Articolo completo QUI
Riaperto al pubblico da lunedì 14 marzo 2016 il prestigioso Museo Anatomico della Seconda Università di Napoli, sarà aperto al pubblico per due giorni alla settimana mentre finora era visitabile solo dagli studiosi. "Il Museo di Anatomia Umana è un museo di Napoli, ubicato presso l'Istituto di Anatomia Umana nei chiostri di Santa Patrizia della Seconda Università degli Studi di Napoli. Riaperto al pubblico soltanto di recente, il museo fu fondato tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, principalmente a scopo didattico e grazie ad una serie di collezioni che vi furono collocate in seguito all'affermazione delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. Nel museo è presente una sezione relativa alla anatomia normale, in cui è possibile trovare, tra l'altro, una raccolta di organi in cera curata da Francesco Citarelli e una sequenza di organi interni, molti dei quali essiccati. Vi è poi una sezione interessata all'anatomia patologi